Il laboratorio socialmente utile
- il primo, verificare in campo le performance di quanto abbiamo realizzato come software di fundraising, relazione e comunicazione digitale; tutte le attività fatte misurate in termini di indici di performance e questi dati trasformati in casi di studio, commentati e condivisi all’interno del Network myDonor.
- Il secondo, sfruttare questi test di fundraising sulle miglior pratiche per aiutare quelle realtà territoriali, sia startup che piccole realtà consolidate sul territorio, che sono assolutamente operative e rivolte all’aiuto alla persona in grave disagio ma che hanno difficoltà a reperire le risorse finanziarie per dar seguito alla propria missione e pertanto senza un intervento diretto nell’attuazione dei progetti.
Obiettivi
- beneficenza;
- tutela dei diritti civili.
Tutte le attività svolte verso il suddetto scopo sono orientate alla cura e lo sviluppo umano integrale delle persona svantaggiata. In particolare le azioni che l’associazione si prefigge per il raggiungimento dei suoi scopi sono:
- attività di raccolta fondi destinata al sostegno diretto di persone in grave situazione di svantaggio o al diretto finanziamento di organizzazioni senza scopo di lucro ed istituzioni locali o nazionali con le quali condividere la progettazione, la gestione di servizi e la valutazione degli stessi;
- promozione di una cultura della solidarietà attraverso campagne di sensibilizzazione, organizzazione di eventi o altre iniziative;
- sensibilizzazione rispetto alla tutela dei diritti civili e alla riabilitazione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’ideazione e la divulgazione di strumenti di comunicazione off line ed on line.
Il progetto Casa e Accoglienza
Il Progetto Casa e Accoglienza è una iniziativa che vede insieme Fare Insieme Onlus, Comune di Bologna, Rotary Club Bologna, Piazza Grande e myDonor Italia. Obiettivo è raccogliere i fondi per costruire un innovativa soluzione abitativa per i senza dimora del territorio bolognese. Un idea che ha come linea guida il concetto di Housing First e che si pone tra la strada e una casa definitiva, con una soluzione abitativa temporanea in un edificio studiato e progettato ad hoc dall’Architretto Bolognese Trebbi, che offre 62 micro alloggi e servizi di assistenza comuni.