myDonor Società Benefit

INP Service diventa una Società Benefit e cambia la propria denominazione sociale in myDonor Società Benefit mantenendo lo status di Startup Innovativa. 

INP, la società startup innovativa del gruppo, è nata alla fine del 2017 con lo specifico intento di sperimentare e sviluppare prodotti innovativi  per il settore non profit, sia nel processo che nella tecnologia.

Le soluzioni software implementate da INP sono focalizzate verso lo sviluppo di applicazioni di front-end e end-to-end principalmente per smart device.

Un obbiettivo progettuale importante  è anche l’implementazione nei processi gestionali, durante l’intera filiera donativa, di un concetto di accountability, ottenuto attraverso l’uso della BlockChain Etherium e degli smart contracts ad hoc progettati e sviluppati.

Negli ultimi anni ci ha però sempre di più caratterizzato non solo l’innovazione tecnologica trasferita ai nostri prodotti, ma anche la crescente visione innovativa di fare impresa, più vicina allo spirito del non profit, identificandoci così in quello che è il concetto di Società Benefit.

Le Società Benefit, nate in America tra il 2006 e il 2010, sono state introdotte nell’ordinamento italiano dalla Legge di Stabilità 2016 articolo 1 commi da 376 a 384. Hanno scopo di lucro e, in aggiunta e volontariamente, anche finalità di creazione di un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, riuniscono sia il modello classico di impresa profit che quello di impresa non profit.

Rappresentano un modello di impresa del tutto innovativo, riconducibile a quella parte del mondo imprenditoriale che possiede una visione differente, nuova, etica, socialmente consapevole, sostenibile, positiva per la comunità e con un’ottica di lungo termine.

Benefit Corporation sono aziende che hanno un doppio scopo e avranno risultati economici migliori di tutte le altre aziende.
Robert Shiller – Premio Nobel Economia 2013.

Società Benefit tra profit e non profit

Ha scritto E. Merrik Dodd: “Le attività di impresa sono permesse e incoraggiate dalla legge perché sono un servizio alla società piuttosto che fonte di profitto per i suoi proprietari” (Harvard Law Review, 1932).

Dopo quasi ottant’anni, le B Corporation realizzano l’intuizione vincente del celebre giurista americano. Si tratta ora di non demordere, non prestando ascolto a falsi maestri.
Stefano Zamagni – Professore di Economia, Università di Bologna